Share the post "Van Gogh: i dipinti ritrovati, in mostra al Museo di Capodimonte fino al 26 febbraio"
Per IGERSITALIA.
Fino al 26 febbraio 2017 il Museo e Real bosco di Capodimonte di Napoli ospita due capolavori imperdibili: i dipinti La spiaggia di Scheveningen ( 1882) e La chiesa di Nuenen (1884) di Vincent Van Gogh che 14 anni fa vennero rubati per mano della camorra dal Museo Van Gogh di Amsterdam. Ieri, all’inaugurazione della mostra, c’era anche IgersNapoli.
La mostra Van Gogh. I capolavori ritrovati è stata allestita al secondo piano in una sala adiacente a quella del Caravaggio dove si trova la Flagellazione di Cristo (1607-1608), e resteranno nel Museo di Capodimonte per gentile concessione del museo olandese come segno di riconoscenza dell’operazione svolta dalla Regione Campania.
Anni di ricerca senza sosta da parte della Guardia di Finanza e della Procura di Napoli fino a quando, nel settembre 2016, durante un’operazione contro una banda di narcotrafficanti internazionale, le due tele sono state ritrovate in casa di un latitante a Castellammare di Stabia.
“Il direttore del Museo Van Gogh Axel Ruger è felice e onorato che questa operazione si faccia nel museo più bello d’Italia – ha dichiarato il direttore del Museo di Capodimonte Sylvain Bellenger durante la cerimonia di consegna delle opere. Ringrazio le forze dell’ordine, il MiBACT e il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca che da subito ha sostenuto il senso di questa operazione. Un’iniziativa che lancia un messaggio positivo, di speranza e riscatto importante per la Campania, ma rivolto a tutti”.
Si tratta di uno dei ritrovamenti più importanti nella storia dell’arte, non solo per il valore economico incomputabile, ma soprattutto perché le due tele tracciano con fare esemplare quella che è diventata poi la tecnica e la pittura di uno degli artisti più amati di sempre.
Di piccole dimensioni, le tele La spiaggia di Scheveningen e La chiesa di Nuenen fanno parte della prima stagione della produzione del pittore. Il primo dipinto, Van Gogh lo realizzò nel periodo in cui visse all’Aia nei Paesi Bassi e il secondo invece, che rappresenta la chiesa di Brabant vicino a Neunen dove il padre lavorò come sacerdote, è un capolavoro che dedicò ai suoi genitori. Continua su IgersItalia.