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Pompeii, app in lingua latina alla scoperta dell’antica città

Posted on 04/05/201528/01/2017 by Fabio Pariante

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Per gli appassionati dell’antica Roma e dei videogame basati su plot da thriller, di recente è stata (ri)lanciata un’app che ti porta indietro di circa 2000 anni: Pompeii, mala tempora currunt. Un adventure game in 3D in cui il protagonista Anneus, è un agente inviato in incognito dall’Imperatore nella colonia romana di Pompei per indagare sullo scontento generale della popolazione e per vendicare la morte dell’amico Lentulus. Il gioco è ambientato alla vigilia dell’eruzione del Vesuvio, prima che il suo risveglio distruggesse ogni cosa, e la “vera sfida” per il giocatore è seguire l’interfaccia in lingua latina. Ma tranquillo, il gioco è realizzato in lingua italiana e inglese e la ricostruzione architettonica nonchè storica, è definita nei minimi particolari: oltre 80 ambienti riproposti, più di 30 personaggi dell’epoca, doppiaggio in italiano (e in inglese) e musiche originali.

www.imagom.it

Realizzato dalla Imago M, start up napoletana impiegata nella realizzazione di videogame con ambientazioni storiche, è un software lanciato sul mercato negli anni ’90 ed è stato presentato in questi giorni in anteprima nazionale al MAV, il Museo Archeologico Virtuale di Ercolano a due passi dagli scavi, in una nuova versione touch ottimizzata per iPhone e iPad che è piaciuta molto anche all’estero.

Con l’innovazione tecnologica, l’obiettivo degli addetti ai lavori, è quello di regalare al fruitore l’esperienza di vivere quella che fu la colonia romana e la realtà vesuviana.

Una storia nella storia insomma, e quelli che oggi sono gli scavi archeologici più famosi al mondo sono una continua scoperta di inestimabile valore culturale.

Il museo MAV è la risposta 3.0 alla continua ricerca, in chiave digitale appunto, a un vero e proprio scavo archeologico dove mappe interattive e la tecnologia immersiva consente di percorrere strade virtuali, passeggiare per il Foro “accanto” ai cittadini che si materializzano sui pannelli, visitare le domus romane con atrium come la Casa del Fauno, la Casa del Poeta Tragico, la Casa del Labirinto e spolverare affreschi e mosaici o creare movimenti d’acqua nelle fontane virtuali con un semplice gesto. Il MAV 3.0 si avvale di tecnologie avanzate come iSense, la macchina dei profumi, un software con cui è possibile “sentire” le essenze tipiche di una casa romana, oltre a nuove installazioni come la Villa dei Papiri di Ercolano con le ricostruzioni, tra le altre cose, del peristilio, della biblioteca e del tablino per il progetto internazionale MAV on Tour per favorire la promozione culturale dell’area vesuviana.

Il making of 3D della Casa del Poeta Tragico di Pompei

È grazie alle lettere di Plinio il Giovane, commissionate da Tacito, se oggi sappiamo e possiamo ricostruire anche virtualmente come avvenne l’eruzione (pliniana, dal suo nome) del Vesuvio il 23 agosto del 79 d.C., come era Pompei e come vivevano ed erano i suoi abitanti. Era il 1592, quando durante uno scavo di un canale del fiume Sarno, vennero ritrovati per caso alcune monete e i primi monumenti e solo nel 1763, con il ritrovamento dell’iscrizione la Respublica Pompeianorum, l’antica città inizia a ritrovare il suo immenso valore storico-culturale (ancora oggi gran parte sepolto). Continua su Wired.

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