Non solo visite virtuali nei musei, l’arte è sempre più a portata di clic. Grazie al progetto Google Culture Institute avviato nel 2011 dal colosso di Mountain View con le sezioni Art Project e World Wonders Project, consultare opere d’arte e gli archivi del patrimonio culturale di tutto il mondo è molto semplice e intuitivo.
Il World Wonders Project prevede la raccolta di tutti quei luoghi del mondo moderno, ma soprattutto antico attraverso video e street view, e invece, Art Project è un vero e proprio catalogo di disegni, sculture, dipinti, fotografie e opere religiose presentato minuziosamente con informazioni dettagliate, una guida audio e la possibilità di zoomare la propria ricerca. Ma dopo il lancio di una piattaforma che consente ai musei partner di realizzare gratuitamente anche una propria applicazione mobile, qual è la novità?
Per la sezione Art Project, Google ha perfezionato l’approccio interattivo dell’utente con una nuova funzione 3D. Gli ingegneri del progetto hanno definito la mappatura tridimensionale di oltre 200 oggetti provenienti da tutto il mondo con un’apparecchiatura scanner (in foto) in grado di elaborare opere di dimensioni massime di 40 cm, come la collezione di teschi animali della California Academy of Sciences e le celebri maschere millenarie custodite nell’Israel Museum a Gerusalemme. Per attivare la visione 3D è sufficiente selezionare l’immagine dell’oggetto che riporta la scritta “oggetto 3D” e utilizzare il mouse del computer per farla ruotare di 360°.
In Italia il primo museo che ha aderito al progetto pilota è il Museo d’Arte Orientale (MAO) di Torino di cui al momento solo 20 opere sono visibili in 3D con un alto livello di dettaglio e angolazione. Il progetto, con le opere proprio del MAO, sarà presentato a Chicago alla conferenza annuale Museum and the web che dal 1997 si dedica alla realtà dei musei più all’avanguardia e alle tecnologie.
Le opere del museo torinese vanno dalla collezione cinese con vasellame in terracotta bianca della cultura Dawenkou del. 2900-2400 a.C. e statuine della dinastia degli Han datate III secolo d.C., ai bronzi provenienti della regione himalayana del XVII-XVII secolo d.C. e a breve saranno pubblicate anche le opere di arte islamica di stili e materiali diversi. Continua su Wired.