Share the post "#CUOREDINAPOLI. L’hashtag che fa cultura approda nei Quartieri Spagnoli"
Nato tra i banchi del corso Nuove Tecnologie dell’Arte (NTA) dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, rigorosamente rosso e pixellato, #CUOREDINAPOLI è un progetto culturale che dal 2014 promuove il territorio partenopeo tra arte e tradizioni, con la collaborazione attiva di cittadini e istituzioni. Il 15 dicembre approda ai Quartieri Spagnoli.
“Durante tutto l’anno il progetto #CUOREDINAPOLI è presente nelle maggiori manifestazioni. È una scultura antropologica relazionale e promuove di continuo, con una rete sempre maggiore, il tema del ‘territorio condiviso’ per costruire un senso di appartenenza al territorio comune”. Così Franz Iandolo, docente di Tecniche dei Nuovi Media Integrati e coordinatore dell’NTA, si dice entusiasta della risposta del pubblico che, da quando è stato lanciato il progetto, si è mostrato da subito interessato a condividere semplici azioni quotidiane e tradizioni sia nella realtà concreta che sui principali social network, in particolare Instagram, seguendo l’hashtag (e l’account) #CUOREDINAPOLI. In questo modo la vita quotidiana degli utenti passa attraverso un flusso continuo di scatti e caption, tra panorami sul golfo, luoghi poco conosciuti e scorci mozzafiato, i volti e le storie di chi vive la città e le tradizioni locali, su tutte come si evince da alcune fotografie, la pizza napoletana il cui mestiere del pizzaiolo è patrimonio immateriale Unesco dal 2017.
L’HASHTAG NEL 2019
Non un semplice hashtag, bensì un processo relazionale in cui chiunque è libero di farne parte e tracciarne il proprio percorso, soprattutto in occasione della festa annuale con adesivi, manifesti e installazioni luminose, promuove alcuni luoghi di Napoli come è stato a Porta Capuana e nel 2018 i Quartieri Spagnoli, dove si replicherà nel 2019. Lo scorso 21 aprile infatti, grazie non solo al supporto delle istituzioni locali, ma anche a una forte partecipazione dei cittadini e degli esercizi commerciali, l’iniziativa è stata accolta con grande entusiasmo con musica e performance, e per l’occasione, gratuitamente o a prezzi modici, sono stati offerti i prodotti locali, in particolare lo stritfood: il cibo di strada, scritto proprio così a metà tra la lingua inglese e quella napoletana, che rappresenta un importante aspetto della cultura locale. L’Accademia di Belle Arti, tra le più antiche e importanti in Italia, venne fondata nel quartiere San Lorenzo da Carlo III di Borbone nel 1752 e oggi, con il progetto del corso di laurea NTA, che da poco ha compiuto dieci anni, offre l’occasione a chiunque di far conoscere lo spessore artistico-culturale di Napoli con nuove iniziative e progetti poco noti alla massa, col fine di creare connessioni e intrecci non solo virtuali, in un territorio concreto, condiviso e multiculturale. Tra gli eventi più importanti a cui #CUOREDINAPOLI ha partecipato come supporter, figurano lo Scampia Music Fest 2018 e Prix Italia, premio della RAI rivolto ai programmi di qualità di radio, tv e web fondato sull’isola di Capri nel 1948. Inoltre, di recente il progetto è stato presentato anche al convegno Urban Center Metropolitano di Torino, che racconta i processi di trasformazione della città e della sua area metropolitana.
TANTI EROI, UN UNICO BATTITO. DAL 15 DICEMBRE 2018
Il 15 dicembre 2018 nei Quartieri Spagnoli sarà presentato Tanti eroi, un unico battito, l’ultimo progetto realizzato dal corso NTA dell’Accademia. Il titolo fa riferimento a quegli ‘eroi inconsapevoli’ che ogni giorno affrontano la propria ‘eroica quotidianità’ con piccoli gesti, come prendere la metropolitana, fare la spesa o guidare in una città particolare come Napoli, e dove individuare il proprio equilibrio diventa quasi un atto eroico. Per l’occasione sarà ufficialmente lanciata anche l’app #CUOREDINAPOLI che pulserà all’unisono con tutte le altre installazioni già presenti nella città, e dal sito ufficiale invece – cuoredinapoli.net – è già possibile dedicare un battito numerato, quindi unico, a una persona cara.
LA FINE DEL MONDO / A FINE D’O MUNNO
#CUOREDINAPOLI è quel cuore che dal 2017 è installato nei semafori di Napoli, è il nome di una pizza del menu di un’antica pizzeria del centro, ma soprattutto è anche quel profilo della città così ineguale che emerge dalle parole di Renato Carpentieri (David di Donatello e premio Rotary) per il documentario La fine del mondo / A fine d’o munno realizzato dal laboratorio NTA e lanciato lo scorso 6 aprile. Sono parole (e immagini) che disegnano una sintesi perfetta di Napoli, in tutte le sue molteplici e radicate sfumature: “Città ostile, complicata, sempre sopra le righe. Eppure a Napoli esiste la felicità. La felicità quella vera, che ti scoppia in petto senza un motivo, quella che non sai come ti porta direttamente all’aggregazione, alla partecipazione, alla condivisione. Alla festa e alla gioia. A Napoli la felicità è […] lo scampato pericolo di non essere nati qui. È la contentezza senza una ragione, è un amore senza una/un fine”.
Per Artribune