Share the post "Contemporaneamente: l’arte in Campania fa rete. 30 gallerie aprono insieme a Napoli"
L’arte contemporanea risponde alla pandemia in Campania, dal 17 al 19 Dicembre 2020. Con Contemporaneamente – Appuntamento con l’arte contemporanea Napoli_Campania, la cultura fa rete con un’apertura inedita su tutto il territorio: oltre 30 spazi(da Alfonso Artiaco a Umberto di Marino, da Annarumma a Casamadre, fino a Thomas Dane) hanno aderito a un progetto senza precedenti per la promozione dell’arte. Dalle ore 11 alle 19, per tre giorni, con un programma fitto di appuntamenti gratuiti in rispetto alle norme. Si tratta di una nuova sfida per il settore dell’arte a Napoli. Un tipo di progettualità, questo del network delle gallerie, che aveva già visto la luce oltre che all’estero (in primo luogo a Berlino) in città come Milano e Torino, con la nascita di distretti, di gallery weekend, di network promossi da fiere (nel caso ad esempio della settimana dell’arte Piemontese, aveva lavorato in questo senso la manifestazione Flashback) e così via.
UN APPUNTAMENTO ANNUALE
L’obiettivo di Contemporanea è anche quello di diventare un appuntamento annuale con eventi collaterali open-air per incentivare cultura e consapevolezza verso un pubblico sempre più di massa. Contemporanea è sinonimo di cambiamento e apertura verso nuove opportunità, è un passo avanti verso dialoghi mai esplorati non solo tra i linguaggi dell’arte, ma soprattutto tra gli operatori del settore. “L’elemento chiave per la riuscita del progetto credo sia stato quello di coinvolgere tutte le gallerie, dalle più piccole a quelle storiche. Questo mi ha consentito di raccogliere fin da subito numerose adesioni, oltre a un grande entusiasmo e una forte volontà di voler finalizzare il progetto, soprattutto in un momento così difficile”, ci racconta Andrea Ingenito, founder di Andrea Ingenito Contemporary Art e promotore del progetto Contemporanea. E aggiunge: “la maggior parte di noi, oltre ad aver visto sospesa la propria attività, non ha beneficiato di alcun ristoro da parte del governo, quindi credo che proprio questi aspetti ci hanno resi più disponibili al dialogo e alla collaborazione”.
I PARTNER DEL PROGETTO
A tal proposito, come da attuali direttive imposte dal governo a musei e fondazioni, nonostante la chiusura temporanea la Fondazione Morra, Fondazione Made in Cloister, Fondazione Morra Greco, Fondazione Plart e il Museo Madre supportano l’evento, insieme a Magazzini Fotografici, Flip Project e Tarsia, in attesa della loro riapertura. “In questi lunghi mesi, le piattaforme online non hanno avuto un grande successo nel nostro lavoro: la modalità di comunicare l’arte sta cambiando”, precisa il gallerista.
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