COMPLESSO MONUMENTALE DI SAN SEVERO AL PENDINO, NAPOLI – FINO AL 28 OTTOBRE 2019. L’ARTISTA TORINESE ALESSANDRO SCIARAFFA ARRIVA A NAPOLI CON LA PERSONALE “DE UMBRIS IDEARUM”.
In una delle chiese monumentali della città, in stile manierista e a croce greca, Alessandro Sciaraffa (Torino, 1976) sceglie alcune installazioni site specific definite in tre tipologie di lavori basati sull’intelligenza artificiale: Totem, Le ombre del mare e Flash drawings. In collaborazione con la Galleria Giorgio Persano di Torino, si tratta di un’esposizione immersiva e senza dubbio multisensoriale, dove, per esistere, ciascuna opera ha bisogno del pubblico, invitato a compiere un percorso quasi interiore, tra meditazione e percezione di sé attraverso gli strumenti sciamanici musicali.
I Totem, ad esempio, sono gong che, a seconda della grandezza, risuonano in maniera amplificata la percezione dell’individuo nel tempo e nello spazio circostante. A fare da eco sono Le ombre del mare: poste al centro della chiesa e sospese su cavalletti, quattro lastre di vetro trasparente riproducono un suono, quello del mare in una cassa armonica, basato sulla luce e sull’ombra del visitatore che vi passa accanto. Gli altari delle due cappelle, invece, quasi nascondono i Flash drawings. Impressi su tela nera, disegni catarifrangenti diventano forme da svelare con il flash della macchina fotografica: un output tra il visibile e l’invisibile.
LA STRADA DEI MUSEI
La scelta della luce e del mare non solo fanno parte della ricerca artistica di Alessandro Sciaraffa, ma risulta essere un chiaro omaggio a Napoli, città sul mare e storicamente mistica. Lo stesso spazio espositivo è un ritornare alle origini del tempo e dell’uomo, fatto di percezioni e dimensioni altre che, attraverso l’esperienza degli strumenti, sposano appieno lo spirito del luogo, in una delle strade più importanti della città. Via Duomo o, meglio, la via dei Musei, è l’unica strada al mondo che comprende ben sette musei: il Museo Civico Gaetano Filangieri, il Complesso Monumentale di San Severo al Pendino, dove è articolata la mostra, il Monumento Nazionale dei Girolamini con chiostri e quadreria, il Pio Monte della Misericordia, dove si trova Le sette opere di Misericordia, una delle tre tele “napoletane” di Caravaggio, il Complesso Monumentale di Donnaregina-Museo Diocesano, il Museo del Tesoro di San Gennaro (il tesoro più prezioso al mondo) e il Museo Madre.
De Umbris Idearum è quindi una mostra nella mostra e non a caso il titolo è ispirato, insieme al testo Ars memoriae, all’opera latina del 1582 del filosofo Giordano Bruno, che ha basato i suoi scritti sull’idea dell’infinito inteso come un continuo ritornare.
Per Artribune.