Eduardo De Filippo diceva che Napoli è “’nu teatro antico” sempre aperto, dove persone senza esperienza vanno in strada e iniziano a recitare. Napoli è così, spontanea nei gesti e nel dialetto. L’arte è intrisa nelle viscere della città e ciascuno, a proprio modo, si esprime attraverso la fotografia, l’artigianato, la ristorazione, la musica, la recitazione e l’arte in senso stretto.
A due passi dal lungomare di Napoli incontriamo Gennaro Regina, artista contemporaneo di spessore internazionale, che ci ospita nella sua galleria d’arte Voyage Pittoresque Factory in corso Vittorio Emanuele, che divide il quartiere Vomero dal centro più antico della città.
Skyline di Napoli
Gennaro Regina è figlio di editori e librai antiquari dal 1865, cresce letteralmente tra i libri. Nasce a Napoli il 27 aprile 1965 e dopo il liceo classico, non fa in tempo a terminare gli studi in Economia e Commercio che le tele diventano pagine su cui liberare il genio d’artista che oggi viaggia per il mondo da Città del Vaticano agli Stati Uniti. Le sue opere sono state scelte per festeggiare il 60° anniversario dell’adesione dell’Italia alle Nazioni Unite e per l’evento Vitignoitalia con una performance al Castel dell’Ovo.
“Mio nonno Gabriele Regina stampò a Napoli la prima edizione deI Promessi Sposi (il celebre romanzo dello scrittore italiano Alessandro Manzoni, ndr). Ho sempre studiato e lavorato. Da quando un amico che aveva visto le mie opere nello studio che avevo in Via Gianturco, ne chiese una per casa sua, la mia vita è totalmente cambiata: adesso vivo solo di arte”.
Come è nata la collaborazione con l’Hotel Mediterraneo di Sorrento?
“Il ristorante dell’Hotel Mediterraneo si chiama Vesuvio perché dalla sala e dalla terrazza si gode di una splendida vista sul vulcano seduto sul Golfo di Napoli. I proprietari dell’hotel e la designer Manuela Mannino hanno pensato di riportare il Vesuvio anche all’interno del ristorante attraverso l’uso di materiali lavici e attraverso la sua rappresentazione. Mi hanno contattato per alcune mie opere che lo ritraggono. Ne è nata una splendida collaborazione. Da Sorrento il Vesuvio ha un profilo differente rispetto a come si vede a Napoli: è proprio come lo ritraggo nei miei lavori. Spesso immagino il Vesuvio come un grande faro di lava che illumina tutto il Mediterraneo”.
Vista sul Vesuvio dalla terrazza del Ristorante Vesuvio | Courtesy of Hotel Mediterraneo Sorrento
Nella galleria Voyage Pittoresque Factory, oltre alle sue opere ci sono quelle di altri artisti. Come sceglie le ‘collaborazioni’ da associare alla sua sensibilità artistica?
“È importante creare feeling per migliorare il proprio lavoro anche nei confronti del pubblico. Confrontarsi con i colleghi per me è sinonimo di crescita, perché c’è sempre qualcosa da apprendere e condividere”.
Dove trova ispirazione?
“A Napoli, solo qui trovo il modo per rigenerarmi. Ho bisogno di fare la mia consueta passeggiata nel centro storico tra gente, suoni, canti e rumori oppure vicino al mare. Ultimamente sono stato a Sanremo e il mare non mi ha dato la stessa intensità che provo passeggiando sul Lungomare di Mergellina. Qui si percepisce un’energia che altrove non c’è”.
Che rapporto ha con Napoli e quali sono i luoghi a cui tiene in particolare?
“Napoli ha due facce: un’enorme finestra sul mare che ti pulisce l’anima quando sei incasinato e il centro storico come fonte di ispirazione. È una città che trasmette energia in qualsiasi luogo, non potrei vivere altrove. Nelle mie opere infatti, quando sono inquieto uso colori forti, altrimenti preferisco i colori freddi”.
Gennaro Regina, Entre Amis, Vesuvio | Courtesy of l’artista e Hotel Mediterraneo Sorrento
E con la Costiera Sorrentina?
“Da piccolo per molti anni ho trascorso le vacanze a Sant’Agnello, e anche questo è stato il motivo che mi ha spinto ad accettare la collaborazione con l’Hotel Mediterraneo ”.
Se dovesse dare un consiglio ai giovani che vogliono intraprendere la carriera di artista?
“Il primo consiglio è quello di non svendersi alle gallerie d’arte, ma di trovare un modo per farsi strada da soli. Bisogna studiare, ma è importante conservare un approccio spontaneo per emozionare, perché l’arte deve trasmettere emozioni forti e positive. L’artista deve creare un filo diretto col suo pubblico, deve essere libero, senza freni. Deve essere se stesso”.
Progetti futuri?
“In occasione del congresso internazionale Cities on Volcanoes 2018 che si terrà alla Mostra d’Oltremare di Napoli, parteciperò con una mia esposizione che farà il giro del mondo: una serie di carte geografiche per raccontare i vulcani e le loro leggende. Durante la scorsa edizione dell’evento che si è tenuto in Cile, è stato trasmesso Suriezione, il cortometraggio-documentario che ho realizzato sul cono del cratere del Vesuvio. Una performance live faccia a faccia con la mia principale fonte di ispirazione, e grazie a questa esperienza ho vinto il Los Angeles Movie Awards al Complex Theater di Hollywood”.
Gennaro Regina, Entre amis, Vesuvio 11 | Courtesy of l’artista e Hotel Mediterraneo Sorrento
Per Arte.it – Hotel Mediterraneo Sorrento